C’è una nuova definizione di giornalismo che gira che qualche tempo sul web: brand journalism.
Che cos’è? E’ una nuova definizione che dà uno smalto nuovo a ciò che l’uomo fa da sempre: raccontare.
Le persone non si stancheranno mai di ascoltare storie, finché ci sarà qualcuno capace di raccontarle, capace di emozionare.
Il brand journalism è il racconto di esperienze, vissuti, aneddoti, relativi ad un marchio, ad un’azienda, un prodotto. Selezionati dal giornalista insieme all’Azienda, tra quelli che maggiormente possano essere a supporto della funzione Marketing e comunicazione, i fatti raccontati devono rispondere a tre caratteristiche imprescindibili: devono incuriosire e colpire, devono essere veri, devono rimanere godibili nel tempo.
Il più grande esempio di brand journalism di tutti i tempi, secondo noi, sono le Grotte di Lascaux, nella Francia sud-occidentale. L’Uomo non aveva ancora inventato la scrittura ma riuscì a raccontare, con pigmenti naturali e guano, la sua visione del mondo attraverso immagini di scene vissute realmente. Attenzione: non la sua vita, ma la visione della sua esistenza attraverso la sua rappresentazione, ossia il suo racconto.
Ecco il brand journalism, ancora oggi, come 17.500 anni fa: raccontare e promuovere un brand o un’azienda, dando agli altri la propria visione di sé, così come vogliamo essere percepiti, attraverso storie vere, raccontate come vogliamo siano lette. Non è cronaca, ma è racconto. Non meno vero, ma vuoi mettere quanto più emozionante?