Com’è comunicata la salute dalle grandi Nazioni? Bene e in maniera Social. Lo annuncia a gran voce il Ministero della Salute tedesco che invita i propri cittadini al dialogo e a seguire gli aggiornamenti sui propri profili Facebook e Twitter che hanno aperto i battenti proprio lo scorso 1 dicembre con tanto di saluti da parte dei Social Media Editor.
La risposta è stata immediata e ben accolta, un’aggiunta importante per un portale già in costante aggiornamento sulle notizie riguardanti la Salute, segno di una strategia comunicativa ponderata e strutturata.
La pensa così anche la Francia, che ha scelto Twitter – addirittura dal 2010 – come unica piattaforma social privilegiata sulla quale lanciare campagne miratissime: ben 14, ad esempio, i tweet lanciati con l’hashtag #ViolencesFaitesAuxFemmes nella giornata mondiale dedicata alla tematica contro la violenza sulle donne; ancora, massicci gli interventi durante la campagna contro l’AIDS o quella sui diritti alla Salute del cittadino, con tweet sempre corredati da menzioni e hashtag mirati, in parallelo a news pubblicate sul portale web.
Il Ministero della salute Spagnolo non è da meno. Nel portale dedicato, uno spazio di primo piano viene dato alla comunicazione Smart, veloce: un box per le notizie rapide in stile Twitter e i loghi dei canali social in primo piano. Canali, tra l’altro, molto seguiti. Sono 23.032, infatti, i seguaci della pagina Facebook Ministerio de Sanidad, Servicios Sociales e Igualdad e ben 90.100 quelli della pagina Twitter
In fine, uno sguardo all’Inghilterra. Pur non mettendola in primo piano – probabilmente perché si tratta di una comunicazione largamente consolidata -, anche la patria della regina adotta la comunicazione social. La pagina Twitter, creata dal 2009, conta ben 132.000 iscritti ed è gestita in maniera molto funzionale sia dal punto di vista delle campagne per la prevenzione che da quello delle comunicazioni istituzionali; stupisce la mancanza di un canale comunicativo su Facebook che però viene largamente compensata da contenuti curatissimi sul canale YouTube: interviste a specialisti, interventi durante convegni a tema, interviste ai cittadini: più di 100 i video caricati e quasi 2000 i follower coinvolti. Una novità è rappresentata anche dal canale Flickr, che raccoglie veri racconti per immagini: l’esercitazione per l’emergenza Ebola, la partecipazione del ministro ai convegni, le inaugurazioni, gli eventi in generale: un archivio di tutto rispetto che con le immagini “patinate” che raccoglie, si ricollega alla home page del sito web
Ma gli inglesi non disdegnano nemmeno la via del blog, canale di comunicazione corale, riservato alla divulgazione di digital content sulla sanità
E l’Italia? Dovrebbe prendere esempio: il dinamismo dei social è solo intuito e poco applicato. Vale a dire: permane l’effetto annuncio, che ha come effetto di allontanare ancor più l’utente-paziente dalla fonte d’informazione ufficiale.