Sembra fantascienza, ma è realtà. Realtà..…aumentata.
Parliamo di un nuovo strumento per la diagnosi, la pianificazione, il training medico che permettono ai chirurghi di praticare procedure complesse su pazienti virtuali, repliche 3D degli organi che consentono di sperimentare vari scenari chirurgici limitando pericoli al minimo.
L’innovazione che grazie alle ICT ha rivoluzionato la chirurgia è tutta italiana e si chiama AVR Med (Augmented and Virtual Reality for Medicine), società spin-off dell’Università del Salento creata da Lucio De Paolis e Nicola Fiore del laboratorio di realtà aumentata (AVR-LAB) dell’Università del Salento.
Merito di AVR Med, aver sviluppato l’Augmented Surgical Navigator, un sistema basato sulle tecnologie della realtà virtuale e della realtà aumentata che permette un miglioramento delle prestazioni del chirurgo negli interventi di chirurgia mini-invasiva.
Come?
Tramite la sovrapposizione di modelli virtuali degli organi a quelli reali del paziente, fornisce al chirurgo una sorta di visione a raggi X delle strutture anatomiche o patologiche interne al corpo e permette sia di rendere più semplice l’intervento, sia di ridurre i rischi per il paziente ed i tempi necessari per l’operazione. Come un automobile guidata dal GPS, insomma.
E i vantaggi?
Tanti e importantissimi: la piattaforma può essere utilizzata per la pianificazione di tutte le fasi operatorie ed è uno strumento che potrebbe rivelarsi essenziale nel trattamento di tumori con la tecnica di ablazione con radiofrequenza (una particolare tecnica utilizzata nei casi in cui non sia possibile l’asportazione delle cellule neoplastiche a causa della loro vicinanza a vasi o organi importanti).
L’Augmented Surgical Navigator permette di ridurre le difficoltà legate all’inserimento dell’ablatore, di guidare il chirurgo con precisione nel raggiungimento del tumore e di evitare il danneggiamento delle strutture anatomiche che si trovano nelle vicinanze, ed evita che il chirurgo, per esser certo di distruggere tutte le cellule tumorali, agisca con la RFA su un’area troppo estesa.
AVR Med ha vinto la Start Cup Puglia 2013 per la sezione “Life Science” ed è stata selezionata tra i 10 finalisti dell’ottava edizione del premio “Start Up dell’Anno” 2014, il concorso tra giovani imprese generate dalla ricerca accademica dopo il 2010 che hanno conseguito le migliori perfomance tecniche e di successo di mercato. Un made in Italy d’eccellenza