È uscito il “numero zero” della rivista di divulgazione scientifica “Mistral e la Breath Analysis: dalla ricerca scientifica al nuovo device”.
Le interviste sono della giornalista Stefania De Cristofaro e il coordinamento di Mario Maffei (entrambi del team IdeaDinamica). L’impaginazione è dell’agenzia L’Arancia.
Nella pubblicazione sono riportati i risultati ottenuti dagli studiosi impegnati nel progetto di ricerca Inside The Breath, sulla diagnosi precoce e non invasiva, anche di patologie tumorali, attraverso l’analisi del respiro.
L’espirato umano, infatti, come sosteneva Ippocrate, padre della medicina, è in grado di fornire informazioni preziose sulle condizioni di salute. Progressi in questo campo sono stati compiuti negli anni grazie alla ricerca scientifica. Di rilievo quelli conseguiti nel progetto Inside The Breath, nato nel 2017, dalla collaborazione tra l’Università degli Studi Aldo Moro di Bari e un team realtà aziendali, pubbliche e private, guidato dall’azienda Predict.
Obiettivo del cluster multidisciplinare, finanziato dalla Regione Puglia, è stato lo sviluppo di un approccio diagnostico smart, tale da essere supportato da una macchina molto leggera, facile da usare e soprattutto a impatto zero sul paziente: la diagnosi, infatti, avviene partendo da un semplice soffio.
Nella rivista sono raccolte le interviste ai cinque protagonisti del lavoro di studio e ricerca:
Il Professore Altomare ha spiegato l’importanza della ricerca per individuare sensori in grado di rilevare se i soggetti sottoposti all’analisi dell’espirato siano a rischio oppure no. I risultati già ottenuti nella diagnosi del mesotelioma pleurico sono stati illustrati dal Professore De Gennaro, anche alla luce della pubblicazione sulla rivista internazionale Cancers. L’oncologo Galetta, di recente impegnato nella conferenza mondiale di Barcellona, ha illustrato per quale motivo ad oggi sono da considerare come incoraggianti i risultati ottenuti dalla rete di ricerca pugliese per la diagnosi precoce dei tumori. Per Gorgoni tali risultati, per quanto preliminari, confermano che si tratta di una visione concreta e sostenibile. Porcelli, infine, ha illustrato il lavoro svolto dal team di ricercatori soffermandosi in particolare sulla funzionalità della tecnologia Predict.